Il Parmigiano Reggiano DOP

Il lavoro dell’uomo, la storia millenaria, le tradizioni, un ambiente amato e custodito danno vita ad un formaggio inimitabile.

Il sapore della biodiversità, il gusto della tradizione

Il Parmigiano Reggiano è nato nel silenzio operoso dei monasteri benedettini durante il Medioevo.

I monaci, alla ricerca di un alimento che durasse a lungo, avviarono la produzione di grandi forme destinate ad una lunga stagionatura, senza additivi e conservanti, aiutandosi solo col sale di Salsomaggiore.

Quasi mille anni dopo il Parmigiano Reggiano è ancora così: un prodotto naturale ottenuto da latte crudo e senza l’uso di additivi. Si produce nelle province di Modena, Reggio Emilia, Parma, Bologna (alla sinistra del Reno) e Mantova (alla destra del Po).

L’unicità del Parmigiano Reggiano comincia negli allevamenti, dove le bovine vengono alimentate con foraggi di provenienza locale, raccolti tra le pianure di prati stabili, le dolci colline ricche di erba medica e la montagna.

I casari aggiungono al latte il caglio e il siero innesto, ricco di fermenti lattici, ottenuti dalla lavorazione del giorno precedente. Occorrono circa 600 litri di latte per una forma da 40 chili.

Soltanto dopo 12 mesi gli esperti del Consorzio di tutela decidono se quel prodotto è idoneo a una più lunga stagionatura, anche oltre 30 mesi, che gli conferirà il titolo definitivo di “re dei formaggi”.

Si compie così quel miracolo della natura che racchiude tutte le caratteristiche nutritive del latte, rese prontamente assimilabili dalla lunga stagionatura e dall’attività dei fermenti lattici durante la maturazione del formaggio.

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