Un tesoro nascosto nei boschi
Le Valli Dolo e Dragone custodiscono, sotto la terra dei loro boschi, una pregiata delizia: il tartufo.
Il tartufo è un fungo, ma cresce sottoterra in simbiosi con le radici di grandi alberi. Il suo profumo intenso e le difficoltà di raccolta e coltivazione lo rendono raro e perciò molto ricercato dagli amanti della buona tavola.
Nei Comuni di Frassinoro, Montefiorino, Palagano e Prignano sulla Secchia se ne possono raccogliere quattro varietà: il tartufo bianco pregiato, detto anche trifola, il tartufo uncinato o tartufo nero di Fragno Scorzone, il bianchetto o marzuolo, il tartufo nero liscio.
Il più pregiato, il tartufo bianco (Tuber magnatum Pico), nel modenese occidentale si raccoglie dal 20 settembre al 20 gennaio, come anche il tartufo nero liscio. Un po’ più lunga è la stagione del Tuber uncinatum che viene cercato tra il 20 settembre e il 31 gennaio, mentre la varietà estiva (il Tuber aestivum detto scorzone) si può raccogliere tra il 1° maggio e il 15 agosto.
A Montefiorino, nel pieno della stagione di raccolta autunnale, tra l’ultimo week end di ottobre e il 1 novembre, è possibile acquistare il tartufo in occasione dell’annuale mostra-mercato delle produzioni locali delle Valli Dolo e Dragone. Oltre al tartufo, sono esposti zafferano, Parmigiano reggiano di montagna, farine di grani antichi, composte e aceto di mele, formaggi di capra e pecora, distillati di erbe.
Durante la manifestazione e nei diversi periodi di raccolta, è possibile degustare il tartufo in tutti i ristoranti dell’area.
La Camera di Commercio di Modena in collaborazione con il GAL Antico Frignano, la Comunità Montana e i comuni di Frassinoro, Montefiorino, Palagano e Prignano sulla Secchia, per garantire il consumatore, ha creato il marchio collettivo “Tradizioni e sapori di Modena – Tartufo Valli Dolo e Dragone”, che impone il rispetto di un disciplinare che delimita l’area di produzione, le specie raccolte e le caratteristiche del tubero.
