Le prime notizie della pieve di Fogliano

Per Maranello, l’Alto Medioevo è un periodo privo di testimonianze: fa eccezione un documento del 936 che attesta la presenza di una piccola chiesa a Fogliano.

Una delle fasi in cui la storia di Maranello presenta lacune e non ci restituisce informazioni chiare è l’Alto Medioevo, ossia il periodo che va dalla caduta dell’Impero Romano d’Occidente all’anno 1000. È la fase delle invasioni barbariche, ed è probabile che Maranello viva la presenza dei Longobardi come il resto dell’area modenese. Gli unici indizi che sostengono questa ipotesi si nascondono nella cosiddetta “toponomastica”: nomi di origine germanica che indicano luoghi, come “Braida” o “Tegagnola”.

Eppure, è proprio nell’Alto Medioevo che spunta una testimonianza relativa alla pieve di Fogliano. Il diploma in cui compare questo riferimento è datato 963 e porta una firma degna di nota, quella dell’Imperatore Ottone I. Si parla di una chiesa, a Fogliano, intitolata a San Salvatore, ed è probabile che sia l’antenata dell’attuale pieve del SS. Redentore, ricostruita successivamente. Una fondazione, quindi, ancora più antica rispetto agli edifici religiosi di Maranello.

Dopo l’anno 1000, è possibile che l’area maranellese entri della sfera di influenza di un altro personaggio molto conosciuto, Matilde di Canossa. La potente feudataria fa costruire castelli e fortificazioni sulla linea pedemontana che da Reggio Emilia va a Modena. Forse, anche la prima versione del Castello di Maranello. Ma siccome testimonianze certe non ce ne sono, ci limitiamo a viaggiare con la fantasia e pensare che, chissà, forse è andata proprio così…!

 

Bibliografia
Carmen Galloni e Silvano Soragni “Maranello, dalla preistoria alla fotocronaca” Fioranese, 1995.

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