In seguito a un lungo e aspro dibattito, nel 1899 viene inaugurata la nuova chiesa di San Biagio: durante la sua costruzione molti maranellesi partecipano addirittura al “passamano” dei mattoni.
Nel 1894, quando già da un anno la tranvia porta i maranellesi a Modena con 2 centesimi e quasi un’ora di tragitto, a Maranello si costituisce un nuovo Comitato Provvisorio. Questa volta lo studio di fattibilità riguarda la costruzione di una nuova chiesa parrocchiale. E il dibattito si rivela molto più aspro del previsto.
Fin dai tempi del Feudo Calcagnini, la chiesa parrocchiale di Maranello, dedicata a San Biagio, si trovava a ridosso del Castello. Quel nucleo antico arroccato e in salita era diventato nei secoli periferico e decentrato rispetto allo sviluppo della Maranello nuova. Nei secoli, infatti, il cuore del paese diventa l’incrocio fra la romana Via Claudia e la Via Giardini, tracciata nel Settecento. La posizione dell’antica chiesa è vista da molti come scomoda, fuori mano, difficilmente raggiungibile in quei giorni freddi d’inverno quando le strade ghiacciano e la neve cade copiosa.
Sono proprio i possidenti di Maranello a inoltrare domanda al Vescovo di Modena per poter costruire la nuova chiesa. Da parte sua, il prevosto di Maranello Don Gaetano Masinelli difende a spada tratta la vecchia sede proponendone un ampliamento. Inizia così un braccio di ferro tra sostenitori e detrattori della nuova chiesa, complicato da varie difficoltà nell’individuare il terreno adatto per un’eventuale ricostruzione. Uno di questi – il terreno Prandini – è definito da Don Masinelli tanto inadeguato che sarebbe “preferibile lasciare un popolo senza chiesa ad avere una chiesa in un luogo così sconveniente”.
È la votazione finale dei capifamiglia di Maranello a dirimere la questione. Su 182, solo 12 si esprimono contro la nuova costruzione. La nuova chiesa di San Biagio finalmente “s’ha da fare”, e il terreno approvato dal vescovo di Modena è proprio quello tanto vituperato da Don Masinelli.
I lavori cominciano nel 1895 su progetto dell’ingegnere architetto Carlo Barbieri di Modena. La costruzione è talmente sentita dalla comunità che molti maranellesi partecipano al “passamano” dei mattoni dalla fornace Varini fino al piazzale della nuova San Biagio. La chiesa viene infine aperta al culto nel 1899, mentre il suo campanile è inaugurato il 15 agosto 1913 con un gran suonare di campane a festa.
Bibliografia
Silvano Soragni, Maranello, dal Feudo Calcagnini… alla Scuderia Ferrari, Artioli Editore, 2004.