L’Arte di David Tremlett

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Nella sala degli archi, al pianterreno del Palazzo marchionale, il racconto pluricentenario del Castello trova una sua continuità nell’opera permanente dell’artista inglese David Tremlett, uno dei nomi più noti nel panorama dell’arte contemporanea.

David Tremlett era alla Tate Britain già nel 1972 e al MoMA di New York l’anno dopo. È un artista-viaggiatore per il quale l’Italia è il paese a cui non riesce a rinunciare. “L’Italia è una terra dolce, di suoni e di colori – dichiara Tremlett – dove Giotto e Piero della Francesca hanno dipinto i muri più straordinari della storia”.

Con questa stessa passione, Tremlett è arrivato al Castello di Formigine, chiamato a ridare un’identità alla rocca spogliata dalle sue decorazioni. Tremlett ha così interpretato i muri del Castello ed ha concepito un’opera che interpreta la storia e l’anima del monumento e della sua comunità.

I cinque wall drawings si ricollegano all’elegante fregio decorativo con emblemi araldici conservati nella Torre dell’orologio, in perfetto dialogo con l’antico, senza rinunciare al linguaggio contemporaneo.
Per la sala degli archi, Tremlett ha concepito figurazioni in cui danzano forme astratte e colorate, di notevole suggestione: trapezi, cerchi, rettangoli, interi e spezzati, che danno forma architettonica alle pareti e ne rivelano una dinamicità interna con un effetto decisamente tridimensionale.
Del tutto personale è la tecnica pittorica dell’artista inglese. Tremlett utilizza pigmenti colorati che ha scoperto in India. Le polveri sgargianti e impalpabili si sposano bene con la sua idea dell’arte come viaggio e leggerezza, rievocando allo stesso tempo il gusto medievale per i colori vivaci, simbolo di bellezza e prosperità.

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