Stabilimento Ferrari

Riproduci video

Enzo Ferrari trasferisce la sua casa automobilistica a Maranello nel corso del 1943.
La prima sede di Modena viene abbandonata per diverse ragioni. È tempo di guerra e la legge sul decentramento delle imprese spinge Ferrari a cercare una sede alternativa alla città. Questo provvedimento incontra il suo favore: per inseguire il suo sogno di costruire auto da corsa, infatti, ha bisogno di più spazio e sa bene che lo stabilimento di Modena non può soddisfare questa condizione.

Per Maranello, Enzo Ferrari non è uno sconosciuto. Qui possiede già una casa colonica e un appezzamento di terra. Nel 1942 viene sottoscritto il rogito e a dicembre arriva il sì del podestà di Maranello, Giuseppe Ferrari Amorotti: Enzo Ferrari può costruire il suo stabilimento. L’inizio è difficile, la guerra continua e la nuova struttura viene anche bombardata. Ma sa curarsi le ferite, e ripartire più forte di prima.

La sua posizione è ancora la medesima: quel terreno acquistato nel 1942. La Casa Ferrari non ha mai trasferito altrove la sua storica sede facendo di Maranello e del Cavallino Rampante un’unica anima. Dall’ingresso su Via Abetone sono uscite negli anni le mitiche rosse costruite all’interno dello stabilimento, prima fra tutte la Spyder S125: la prima Ferrari con il Cavallino prodotta nel 1947.

A partire dal 1997, lo stabilimento Ferrari ha intrapreso una profonda opera di ammodernamento per rendere i suoi luoghi di lavoro moderni e accoglienti.
È nata così la Cittadella Ferrari, che porta firme di prestigiosi architetti: Renzo Piano, Massimiliano Fuksas, Luigi Sturchio, Marco Visconti, Jean Nouvel.

Tutti gli edifici si snodano intorno al viale Enzo Ferrari, che percorre l’intera cittadella e su cui convergono le varie vie intitolate ai grandi piloti Ferrari.

Aggiungi ai miei preferiti Rimuovi dai miei preferiti

Scopri