La pista di Fiorano, un circuito di prova esclusivo per le “rosse”

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Nel 1972 Enzo Ferrari decide di costruire la pista di Fiorano come circuito esclusivo di prova per le sue “rosse”.

Se negli anni ’60 è il fiorire delle aziende ceramiche a legare Maranello e Fiorano, negli anni ’70 è invece la Ferrari a connettere i due comuni confinanti. Nel 1972, infatti, Enzo Ferrari prende una decisione: è tempo di dotare lo stabilimento di un circuito di prova, concepito e realizzato per testare le “rosse”.

La scelta ricade presto su un appezzamento di terra nel comune di Fiorano, a pochi minuti di strada dalla Casa di Maranello. Cominciano subito i lavori. La pista è progettata esclusivamente per le prove, sia per vetture Gran Turismo, sia per vetture da corsa. Per questa ragione il tracciato è senza spalti e vi può circolare un’automobile alla volta.

La pista viene equipaggiata con tutte le attenzioni necessarie. Il risultato sono 3000 metri di circuito, con 14 curve e una chicane, modellati ricalcando la conformazione di alcuni autodromi europei. I dati tecnici, le informazioni sulla velocità e i tempi sul giro sono restituiti da un sistema di telemetria. A questo si aggiungono dieci telecamere fisse in grado di seguire la vettura lungo l’intero percorso.

Undici anni dopo la sua costruzione, viene posta all’ingresso della pista una statua di Gilles Villeneuve, l’ardito pilota Ferrari fra i più stimati dal Drake, tragicamente scomparso nel 1982 sulla pista di Zolder.

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