Allegria ed emozioni in bottiglia
Un universo di emozioni, territori e fragranze: il Lambrusco non è solo uno dei vini italiani più famosi ed esportati all’estero, ma è un universo di vitigni e colori, una moltitudine di abbinamenti ed emozioni. E’ il vino più tradizionale e tipico dell’Emilia-Romagna, con una famiglia di ben 12 vitigni a bacca nera autoctoni.
Una storia millenaria che parla di territorio e innovazione
La storia del Lambrusco parla di innovazione da oltre mille anni e si può ricostruire a partire da alcune testimonianze di poeti e scrittori classici come Virgilio e Catone i quali raccontano di una Labrusca vitis, un vitigno selvatico che cresceva ai margini delle campagne dell’Emilia Romagna. Anche Plinio il Vecchio, nel suo trattato Naturalis Historia, descriveva l’area padana come particolarmente vocata alla vite.
Durante il medioevo, narra la leggenda che Matilde di Canossa vinse la battaglia di Sorbara lasciando del vino Lambrusco nel castello assediato dalle truppe nemiche che, inebriandosi, caddero nel sonno e furono incapaci di combattere. Pare anche che la Contessa facesse dono di questo buon vino leggero e frizzante a Papa Gregorio VII.
È dal Rinascimento in poi che le testimonianze sul Lambrusco si fanno sempre più presenti, fino ad arrivare all’Ottocento, quando viene introdotta un’importante innovazione tecnica per la conservazione di questo vino frizzante. Nel 1814, infatti, il Conte Vincenzo Dandolo pubblica a Modena le indicazioni per produrre e imbottigliare correttamente i vini spumosi, passaggi cruciali per poter commerciare il Lambrusco senza alterazioni. Il lambrusco viene poi definitivamente consacrato nell’enologia internazionale nel 1900 quando nascono anche diverse Cooperative sociali con lo scopo di tutelare i produttori, salvaguardare il reddito agricolo e creare canali di vendita mirati. Oggi, l’intera realtà produttiva è rappresentata dal Consorzio Tutela Lambrusco DOC che nel 2021 ha raggruppato i numerosi consorzi presenti sul territorio.
Identità contadina, anima contemporanea
Il Lambrusco è un vino rosso frizzante ed eclettico, con la sua spuma leggera e rosata si può assaporare in ogni momento della giornata, grazie alla sua contenuta gradazione alcolica. Ha un sapore fresco e leggero e si sposa alla perfezione con le tipicità della cucina emiliana, caratterizzata da prodotti ricchi di grassi e aromi: salumi, paste ripiene e gnocco fritto, ma anche in abbinamento ai formaggi locali, come il Parmigiano Reggiano DOP. Il Lambrusco viene utilizzato in cucina anche nella preparazione di piatti, come lo zampone e il cotechino, o primi piatti come il risotto al Lambrusco e la pasta al Lambrusco.
Da una famiglia di dodici vitigni autoctoni sviluppati e diffusi nelle province di Modena, Parma e Reggio Emilia, derivano quattro distinti prodotti DOP, ciascuno con il suo carattere e i suoi abbinamenti ideali: Lambrusco Grasparossa di Castelvetro, Lambrusco Sorbara, Lambrusco Salamino di Santa Croce e Lambrusco Reggiano.
Il Lambrusco è apprezzato e bevuto soprattutto dagli abitanti della sua terra, che lo producono e lo consumano da secoli. E’ simbolo autentico di un territorio che rivendica la sua lunga tradizione ma riesce nel contempo ad avere un carattere moderno e contemporaneo: è un vino con un’identità ben precisa che, grazie alla sua spiccata capacità di saper partecipare alla tavola, continua a raccogliere grandi successi e si fa portavoce di una filiera unica al mondo per varietà e qualità.