Nell’area di Maranello sono stati scavati resti risalenti all’Eneolitico e all’Età del Bronzo, ma il ritrovamento più antico è un fondo di capanna del periodo Neolitico.
Chi erano i primi maranellesi? Gli esseri umani che in origine decisero di eleggere questa zona a propria casa? Per sapere qualcosa dei primi abitanti di una Maranello che ancora non si chiamava così bisogna andare indietro nel tempo fino al Neolitico: un periodo che gli storici fanno cominciare nel lontanissimo 4500 a.C.
Il ritrovamento più antico viene scavato nel 1947 e testimonia il primo insediamento umano che ci è dato conoscere nell’area di Maranello. Si tratta di un fondo di capanna largo 2 metri: in pratica, una piccola porzione di casa. Gli abitanti del Neolitico, infatti, abitavano in villaggi privi di cinte difensive e composti da capanne interrate sparse.
Tutta la fascia pedemontana della provincia di Modena rivela la presenza di insediamenti del Neolitico. Qui – area di Maranello inclusa – nel corso dell’Ottocento erano già stati portati alla luce tasselli di storia: fra questi, tombe di inumati del periodo Eneolitico (1500 – 1800 a.C.) e resti di Terramare dell’Età del Bronzo (1800 – 1000 a.C.). Maranello, infatti, si inserisce di fatto anche in quelle aree interessate dalle civiltà terramaricole: villaggi trapezoidali o rettangolari cinti da opere di difesa e composti da abitazioni su palafitte in terreno asciutto.
Bibliografia
Carmen Galloni e Silvano Soragni, Maranello. Dalla preistoria… alla fotocronaca, Fioranese SNC, 1995