Dante Beltrami è il primo fotografo del paese, tipografo e organizzatore di sport locale, ma anche importante personaggio nel periodo della Resistenza.
Fra le attività che aprono i battenti a Maranello a cavallo tra le due guerre non ci sono solo imprese tessili. C’è anche la tipografia di Dante Beltrami, un personaggio centrale nella vita maranellese dell’epoca, la cui esprienza professionale non si esaurisce nell’uso sapiente del torchio.
Beltrami nasce nel 1900 a Baggiovara. A soli 18 anni decide di trasferirsi a Maranello in cerca di fortuna. Il suo sogno è lavorare come fotografo e aprire una cartoleria. A partire dal 1925 mette finalmente in moto la sua attività, “Foto Stampa Maranello”.
Il giovane, già organizzatore di sport locale, diventa di diritto il primo fotografo del paese. Nel mentre, “Foto Stampa Maranello” diventa anche tipografia, la tipografia Beltrami, impiegando ragazzi apprendisti e dando loro le basi per un lavoro diverso da quello nei campi.
Ma non è finita qui. Prima di morire nel 1963, Dante Beltrami dà il suo fondamentale appoggio alla Resistenza maranellese. Quando i renitenti alla leva si preparano a unirsi alle forze partigiane, servono loro documenti nuovi. Le foto necessarie le scatta proprio Beltrami sfidando il pericolo e trasportando fino al punto di ritrovo di Casa Taddeo la macchina fotografica, nascosta nel doppio fondo di un secchio zincato.
Bibliografia
Silvano Soragni, “Maranello, 1860… da Libero Comune a laboriosa città”, Artioli Editore, 2011